8 mar 2011

1700 migranti in 48 ore. Lampedusa rischia il collasso

1700 migranti in 48 ore. Lampedusa rischia il collasso

Altri barconi sono approdati nell'isola siciliana. Si fa così più grave l'emergenza sbarchi: in poco più di due mesi sono arrivati in Italia quasi 8mila migranti. FOTO E VIDEO

08 marzo, 2011
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Altri quattro barconi sono approdati in nottata tra Lampedusa e Linosa, dopo i 224 migranti giunti martedì sera.
I primi tre sbarchi, poco prima della mezzanotte, sono avvenuti direttamente a terra: prima sono stati bloccati sette extracomunitari a Linosa, la più piccola delle Pelagie, poi altri 34 e ancora 36 a Lampedusa.
L'ultimo arrivo all'1.50 quando la Guardia Costiera ha soccorso una "carretta" con 83 immigrati a bordo. Sono 24 i barconi che negli ultimi due giorni hanno raggiunto le Pelagie, per un numero complessivo che sfiora le 1.700 persone. Tutte le imbarcazioni sono partite dalle coste meridionali della Tunisia.

8mila migranti in due mesi - Numeri che vanno ad aggravare il bilancio di questi giorni. In poco più di due mesi sono sbarcati in Italia (la stragrande maggioranza a Lampedusa) quasi 8mila migranti, praticamente quanti - ha notato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni - ne sono arrivati nell'intero 2010.
Ed i centri per l'immigrazione del Viminale (31 strutture tra Centri di identificazione ed espulsione, Centri di accoglienza, Centri per richiedenti asilo e Centri di primo soccorso ed accoglienza) sono ormai al collasso.
Nel 2008, comunque, uno degli anni con più sbarchi, gli arrivi furono ben 37mila. I Centri hanno una capienza complessiva di circa 8.500 posti; si intuisce così la fretta di Maroni di approntare quello che ha definito 'Piano B', nel caso di massicci arrivi dal Nordafrica. Finora il Viminale si è regolato così: i migranti appena sbarcati a Lampedusa vengono ospitati nel Centro di prima accoglienza dell'isola, che può contenere 800 persone, ma che è arrivato ad ospitarne anche il doppio. Viene quindi fatto un primo screening, con l'identificazione e l'eventuale presentazione della richiesta di protezione internazionale o asilo. Una scelta, quest'ultima fatta, da 2.100 tunisini. Con ponti aerei e navali, i migranti vengono poi smistati negli altri centri della penisola. Che, a questo punto, sono ormai strapieni.

A breve il Villaggio della solidarietà - I Cara hanno complessivamente 3.300 posti. Una capienza analoga hanno i Centri di accoglienza e quelli di primo soccorso, mentre i Cie possono ospitare 1.800 persone. Finora le destinazioni principali dei voli da Lampedusa sono stati il Centro di Crotone, che funziona sia da Cie che da Cara e Cda e che ha una capienza di 1.300 posti e quello di Bari, che ha le stesse caratteristiche ed uguale numero di posti. Entrambe le strutture sono al completo.
Nei Cie vengono trattenuti i clandestini che non hanno chiesto protezione e che, secondo le indicazioni di Maroni, dovranno essere rimpatriati non appena in Tunisia la situazione si sarà stabilizzata. Tra breve dovrebbe entrare in funzione il Villaggio della solidarietà di Mineo (Catania) - l'ex residence che ospitava gli americani di stanza nella base di Sigonella - in cui saranno trasferiti circa duemila ospiti dei Cara.
Ma il moltiplicarsi degli arrivi potrebbe rendere urgente la messa a punto del 'Piano B', cioè trovare strutture in tutta Italia, in grado di ospitare fino a 50mila persone. Le prefetture hanno cominciato ad individuare le disponibilità, ora Regioni ed enti locali dovranno scegliere le aree pronte ad essere adibite all'ospitalità.
Con campi attrezzati e tendopoli se sarà necessario. Nel frattempo, la Francia ha segnalato un massiccio 'esodo' di tunisini provenienti dalla frontiera italiana. Gran parte, infatti, di coloro che sbarcano a Lampedusa intendono dirigersi proprio Oltralpe, dove hanno spesso parenti e conoscenti ed i Cara non sono strettamente controllati dalle forze dell'ordine come i Cie. Gli ospiti hanno una certa libertà di movimento e a volte abbandonano il Centro per tentare di raggiungere la Francia.

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