Jet francesi bombardano la Libia. Missili dalle navi Usa
Iniziano i raid occidentali dopo l'ok delle Nazioni Unite: distrutti diversi carri armati delle truppe fedeli a Gheddafi. Gli insorti esultano. Ma la tv di Stato denuncia: colpiti civili. IN DIRETTA IL PORTAVOCE DEL GOVERNO LIBICO
la Fotogallery | |
| Parole Chiave |
| libia muammar gheddafi francia nato onu inghilterra giorgio napolitano 19-03-2011 tg24 mondo |
IL PORTAVOCE DEL GOVERNO LIBICO: L'INTERVENTO IN DIRETTA
Guarda anche:
SPECIALE MEDITERRANEO
Libia in rivolta: tutte le foto
La Libia, i giornalisti, e l'insidia della propaganda
(In fondo all'articolo tutti i video sul caos in Libia)
Alle 17:45 ora italiana sono iniziate le operazioni militari aeree del cosiddetto "gruppo dei volenterosi": la coalizione guidata dai francesi ha compiuto i primi attacchi contro le forze libiche leali a Muammar Gheddafi, in una zona di 100-150 chilometri intorno a Bengasi, bastione dei rivoltosi nell'est del Paese. Diversi carri armati libici sono stati colpiti e distrutti. In serata sono stati lanciati missili cruise dalle navi Usa e anche le forze britanniche sono entrate in azione.
Appena appresa la notizia, dal maxi schermo che trasmette 24 ore al giorno al Jazeera, è esplosa la festa in piazza Tahrir, a Tobruk. Festeggiamenti anche a Bengasi dove i ribelli hanno sparato colpi di mitra contro cartelloni raffiguranti Gheddafi (GUARDA IL VIDEO).
La reazione della comunità internazionale agli ultimi bombardamenti del rais sulla roccaforte degli insorti, è scattata poco dopo il summit francese. Obiettivo condiviso: proteggere i civili dopo la risoluzione approvata al Palazzo di vetro.
Lo aveva preannunciato lo stesso Nicolas Sarkozy durante una conferenza stampa tenuta nel primo pomeriggio di oggi: "Useremo tutti i mezzi, anche militari, per fare eseguire la risoluzione".
L'Italia per ora concederà solo le basi aeree - I raid aerei vedranno impegnati in prima fila Parigi, Londra, Oslo e Ottawa. Non ci sarà la Germania, ma l'Italia farà la sua parte. Il premier Berlusconi, dopo aver assicurato che nessuna delle armi libiche è in grado di colpire il territorio italiano, ha proposto Napoli quale base per il coordinamento delle operazioni, aggiungendo che per il momento l'Italia si limiterà a disposizione le sue sette absi aeree.
A Trapani, intanto, sono stati rischierati i caccia Tornado dell'Aeronautica militare che potrebbero essere impiegati sulla Libia: si tratta dei Tornado ECR di Piacenza, specializzati nella distruzione delle difese missilistiche e radar, e dei Tornado IDS di Ghedi (Brescia), con capacità di attacco.
Sono stati disposti nella stessa base anche i caccia Eurofighter di stanza a Grosseto. Nella base di Trapani sono già schierati dei caccia F-16, aerei radar Awacs della Nato e aerei per il rifornimento in volo.
Le prime reazioni dell'Europa - "Non possiamo più assistere ai massacri in Libia restando con le braccia conserte", ha commentato il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, dopo la conclusione del vertice di Parigi.
Sulla stessa lunghezza d'onda, il premier britannico David Cameron: "Il colonnello Gheddafi è responsabile di quello che sta accadendo. Ha mentito alla comunità internazionale, ha promesso una tregua e poi l'ha infranta". Gheddafi "continua a brutalizzare il suo popolo e per questo motivo è giunto il tempo di agire. Bisogna farlo con urgenza, dobbiamo implementare la volontà delle Nazioni Unite e non possiamo permettere che il massacro di civili prosegua", ha aggiunto Cameron.
Posizione diversa per la Germania, che non prenderà parte ad azioni militari. La Germania si era astenuta al momento del voto che ha approvato la risoluzione dell'Onu sulla Libia. Il cancelliere Merkel ha però sottolineato che il governo tedesco ha offerto gli aerei Awacs di ricognizione per pattugliare l'Afghanistan, in modo da liberare da quello scenario forze statunitensi che sarebbero spostate a pattugliare la Libia.
Clinton: "Porre fine alle violenze sui civili" - Sulla questione è tornato anche il governo americano. "Il consenso tra noi", ha detto Obama riferendosi a membri della coalizione, "è forte, ed è chiara la nostra determinazione. Il popolo libico deve essere protetto e, se non finiranno le violenze contro i civili, siamo pronti ad agire con urgenza".
"Gli Stati Uniti hanno capacità uniche e le useremo per aiutare i nostri alleati europei e canadesi al fine di porre fine alle violenze contro i civili libici e per l'attuazione effettiva della no-fly zone", ha detto invece il segretario di Stato Hillary Clinton
(GUARDA I VIDEO 1/2).
L'esercito di Gheddafi attacca Bengasi - La prima mossa di Gheddafi potrebbe essere quella di farsi scudo con i civili. Folle di cittadini libici, infatti, stanno dirigendosi (non si sa se volontariamente) verso gli obiettivi strategici che potrebbero diventare il bersaglio dei raid degli alleati.
Questa mattina il regime ha attaccato via terra e con raid aerei la città di Bengasi, impiegando carri armati, artiglieria pesante e lanciamissili e bombardando persino il campo della Croce Rossa, nonostante l'annuncio del cessate il fuoco delle ore scorse. Più di 20 persone sarebbero rimaste uccise e moltissime altre ferite.
Un aereo dei lealisti è stato abbattuto della contraerea dei ribelli, come mostrano le immagini diffuse da Sky News (guarda il video).
Attaccata anche la città di Zenten, mentre cecchini del rais sono azione anche a Misurata.
Le minacce di Gheddafi - Gheddafi aveva minacciato Francia e Gran Bretagna, primi promotori dell'attacco. "Se intervenite nel nostro paese ve ne pentirete" ha detto un portavoce del rais. "Ho tutti i libici dalla mia parte - ha detto ancora il portavoce riferendo le parole del Colonnello - sono pronti a morire per me, uomini donne e bambini".
Il rais ha anche inviato una lettera a Obama: "Che fareste voi se Al Qaida attaccasse le città americane?".
Guarda anche:
SPECIALE MEDITERRANEO
Libia in rivolta: tutte le foto
La Libia, i giornalisti, e l'insidia della propaganda
(In fondo all'articolo tutti i video sul caos in Libia)
Alle 17:45 ora italiana sono iniziate le operazioni militari aeree del cosiddetto "gruppo dei volenterosi": la coalizione guidata dai francesi ha compiuto i primi attacchi contro le forze libiche leali a Muammar Gheddafi, in una zona di 100-150 chilometri intorno a Bengasi, bastione dei rivoltosi nell'est del Paese. Diversi carri armati libici sono stati colpiti e distrutti. In serata sono stati lanciati missili cruise dalle navi Usa e anche le forze britanniche sono entrate in azione.
Appena appresa la notizia, dal maxi schermo che trasmette 24 ore al giorno al Jazeera, è esplosa la festa in piazza Tahrir, a Tobruk. Festeggiamenti anche a Bengasi dove i ribelli hanno sparato colpi di mitra contro cartelloni raffiguranti Gheddafi (GUARDA IL VIDEO).
La reazione della comunità internazionale agli ultimi bombardamenti del rais sulla roccaforte degli insorti, è scattata poco dopo il summit francese. Obiettivo condiviso: proteggere i civili dopo la risoluzione approvata al Palazzo di vetro.
Lo aveva preannunciato lo stesso Nicolas Sarkozy durante una conferenza stampa tenuta nel primo pomeriggio di oggi: "Useremo tutti i mezzi, anche militari, per fare eseguire la risoluzione".
L'Italia per ora concederà solo le basi aeree - I raid aerei vedranno impegnati in prima fila Parigi, Londra, Oslo e Ottawa. Non ci sarà la Germania, ma l'Italia farà la sua parte. Il premier Berlusconi, dopo aver assicurato che nessuna delle armi libiche è in grado di colpire il territorio italiano, ha proposto Napoli quale base per il coordinamento delle operazioni, aggiungendo che per il momento l'Italia si limiterà a disposizione le sue sette absi aeree.
A Trapani, intanto, sono stati rischierati i caccia Tornado dell'Aeronautica militare che potrebbero essere impiegati sulla Libia: si tratta dei Tornado ECR di Piacenza, specializzati nella distruzione delle difese missilistiche e radar, e dei Tornado IDS di Ghedi (Brescia), con capacità di attacco.
Sono stati disposti nella stessa base anche i caccia Eurofighter di stanza a Grosseto. Nella base di Trapani sono già schierati dei caccia F-16, aerei radar Awacs della Nato e aerei per il rifornimento in volo.
Le prime reazioni dell'Europa - "Non possiamo più assistere ai massacri in Libia restando con le braccia conserte", ha commentato il presidente della Ue, Herman Van Rompuy, dopo la conclusione del vertice di Parigi.
Sulla stessa lunghezza d'onda, il premier britannico David Cameron: "Il colonnello Gheddafi è responsabile di quello che sta accadendo. Ha mentito alla comunità internazionale, ha promesso una tregua e poi l'ha infranta". Gheddafi "continua a brutalizzare il suo popolo e per questo motivo è giunto il tempo di agire. Bisogna farlo con urgenza, dobbiamo implementare la volontà delle Nazioni Unite e non possiamo permettere che il massacro di civili prosegua", ha aggiunto Cameron.
Posizione diversa per la Germania, che non prenderà parte ad azioni militari. La Germania si era astenuta al momento del voto che ha approvato la risoluzione dell'Onu sulla Libia. Il cancelliere Merkel ha però sottolineato che il governo tedesco ha offerto gli aerei Awacs di ricognizione per pattugliare l'Afghanistan, in modo da liberare da quello scenario forze statunitensi che sarebbero spostate a pattugliare la Libia.
Clinton: "Porre fine alle violenze sui civili" - Sulla questione è tornato anche il governo americano. "Il consenso tra noi", ha detto Obama riferendosi a membri della coalizione, "è forte, ed è chiara la nostra determinazione. Il popolo libico deve essere protetto e, se non finiranno le violenze contro i civili, siamo pronti ad agire con urgenza".
"Gli Stati Uniti hanno capacità uniche e le useremo per aiutare i nostri alleati europei e canadesi al fine di porre fine alle violenze contro i civili libici e per l'attuazione effettiva della no-fly zone", ha detto invece il segretario di Stato Hillary Clinton
(GUARDA I VIDEO 1/2).
L'esercito di Gheddafi attacca Bengasi - La prima mossa di Gheddafi potrebbe essere quella di farsi scudo con i civili. Folle di cittadini libici, infatti, stanno dirigendosi (non si sa se volontariamente) verso gli obiettivi strategici che potrebbero diventare il bersaglio dei raid degli alleati.
Questa mattina il regime ha attaccato via terra e con raid aerei la città di Bengasi, impiegando carri armati, artiglieria pesante e lanciamissili e bombardando persino il campo della Croce Rossa, nonostante l'annuncio del cessate il fuoco delle ore scorse. Più di 20 persone sarebbero rimaste uccise e moltissime altre ferite.
Un aereo dei lealisti è stato abbattuto della contraerea dei ribelli, come mostrano le immagini diffuse da Sky News (guarda il video).
Attaccata anche la città di Zenten, mentre cecchini del rais sono azione anche a Misurata.
Le minacce di Gheddafi - Gheddafi aveva minacciato Francia e Gran Bretagna, primi promotori dell'attacco. "Se intervenite nel nostro paese ve ne pentirete" ha detto un portavoce del rais. "Ho tutti i libici dalla mia parte - ha detto ancora il portavoce riferendo le parole del Colonnello - sono pronti a morire per me, uomini donne e bambini".
Il rais ha anche inviato una lettera a Obama: "Che fareste voi se Al Qaida attaccasse le città americane?".
Nessun commento:
Posta un commento