18 giu 2011

Assange spiato, la denuncia in un video di Wikileaks

Assange spiato, la denuncia in un video di Wikileaks

Il fondatore del sito di controinformazione, agli arresti domiciliari da sei mesi dopo le accuse di violenza sessuale, sarebbe controllato da telecamere poste ai tre ingressi della villa inglese in cui vive. I suoi collaboratori pubblicano le immagini


Assange video Wikileaks
Un momento della vita quotidiana di Assange nel video diffuso da Wikileaks Guarda
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Il “grande fratello” spia Julian Assange: telecamere di sorveglianza sono state installate fuori dalla villa nella campagna inglese dove il capo di Wikileaks è agli arresti domiciliari. Lo affermano collaboratori di Assange in un video intitolato 'House Arrest' ottenuto dal Daily Telegraph e pubblicato anche sul sito Sweden vs. Assange. Sono ormai sei mesi che il fondatore del sito di controinformazione è agli arresti domiciliari.
Le telecamere, secondo Wikileaks, riprenderebbero le targhe di chi entra e chi esce dalla villa: sono state montate, dopo l'arrivo dell'australiano in dicembre, all'ingresso della villa del Norfolk di Vaughan Smith, il fondatore del Frontline Club di Londra, che ha accettato di ospitarlo in attesa di decisione sull'estradizione in Svezia per reati sessuali.

Guarda il video:





Nel video, Sarah Harrison, un'attivista di Wikileaks, mostra proprio una delle tre telecamere che sono state installate davanti ai tre ingressi della villa. Le telecamere, sostiene la donna, servirebbero a controllare chi entra e chi esce dall'abitazione.

Vaughan Smith, il proprietario della villa, ritiene che i dispositivi siano anche in  grado di fotografare le targhe delle automobili. Il video, della  durata di cinque minuti, viene presentato come una sorta di video  diario dei sei mesi della permanenza forzata di Assange nel Norfolk e  mostra, tra l'altro, i momenti nei quali il personale di sicurezza  installa un rilevatore elettronico alla caviglia del fondatore di  Wikileaks, che viene ripreso anche mentre si reca alla stazione di  polizia per l'obbligo di firma.

Daniel Hamilton, uno dei responsabili della campagna per le libertà civili dell'associazione Big Brother Watch, riporta il  Telegraph, ritiene che le telecamere dovrebbero essere rimosse. "Al di là delle accuse che gli sono state rivolte, Assange non è formalmente incriminato per alcun reato", lamenta Hamilton, per il  quale le telecamere rappresentano una "offensiva violazione della  privacy".

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