8 set 2011

Dal governo via libera all'eliminazione delle province


Dal governo via libera all'eliminazione delle province

Il Consiglio dei Ministri approva l'inserimento in costituzione del pareggio di bilancio e l'abolizione degli enti territoriali intermedi. Le loro funzioni saranno divise tra regioni e "città metropolitane". Apprezzamento dall'Ocse

  


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Dal consiglio dei ministri arriva il via libera ad abolizione delle province e pareggio di bilancio in costituzione. La norma sugli enti territoriali dovrebbe prevedere la soppressione delle "Province" e la creazione, al loro posto, delle "Città metropolitane". Il provvedimento, in otto articoli, stabilisce che "dall'attuazione della presente legge costituzionale deve derivare in ogni Regione una riduzione dei costi complessivi degli organi politici ed amministrativi". Le disposizioni previste da questa legge costituzionale si applicheranno anche alle Province delle Regioni a statuto speciale, fatta eccezione per quelle autonome di Trento e Bolzano.

Pareggio di bilancio in costituzione
- Tra le altre norme approvate dal Cdm c'è anche l'introduzione in Costituzione del Pareggio di Bilancio. A tal proposito il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha spiegato che il principio del pareggio di bilancio, che "sarà introdotto nella Parte Prima della Costituzione su Diritti e Doveri dei cittadini, "non sarà solo un criterio contabile ma un principio ad altissima intensità politica e civile". "Una discussione costruttiva e rapida in Parlamento" , ha concluso il ministro "è nell'interesse del Paese".

Vincolo valido anche per comuni e regioni
- Il rispetto dell'equilibrio di bilancio sarà un vincolo anche per "i comuni, le province, le città metropolitane e le regioni" che dovranno tenerne conto anche nell'ambito della loro autonomia finanziaria di entrata e di spesa. Gli enti territoriali potranno ricorrere all'indebitamento solo per finanziare spese di investimento. Ma anche in questo caso - stabilisce il testo approvato dal Cdm - dovrà essere indicato contestualmente la "definizione di piani di ammortamento" e dovranno essere rispettati i principi e i criteri stabiliti da una legge che, prevista dal nuovo articolo 53 della Costituzione, fisserà i vincoli che derivano dall'Unione Europe e le modalità di contenimento del debito delle amministrazioni pubbliche.  

Apprezzamento dell'Ocse - Riferendosi invece alla manovra approvata mercoledì in Senato sono arrivati all'Italia gli apprezzamenti dell'Ocse. "La manovra italiana contiene misure molto importanti che vanno nella giusta direzione" ha detto il capo economista dell'Ocse Pier Carlo Padoan. In particolare, ha aggiunto, "l'iscrizione del pareggio di bilancio nella Costituzione, l'allungamento dell'età pensionabile delle donne, e l'abolizione di fatto delle Province sono misure che dureranno nel tempo, e che daranno una sterzata giusta all'economia italiana, aumentando la credibilità e la fiducia". Padoan ha quindi sottolineato che i contenuti della manovra "sono meglio di quanto anticipato è questo è un bene. Dopo un periodo di incertezza - ha concluso - le accogliamo con favore".

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