10 set 2011

No Tav, Maroni: "Qualcuno ha intenzione di uccidere"


No Tav, Maroni: "Qualcuno ha intenzione di uccidere"

Affondo del ministro dell'Interno contro i manifestanti dopo i nuovi gli scontri in Val Susa. Un gruppo di contestatori è stato allontanato con i lacrimogeni. Due ragazze fermate













"Ho sentito che il sindacato di polizia Sap dice che questi hanno intenzione di uccidere: io temo sia così, perché quando si prendono le bombe carta, le molotov, i massi da lanciare addosso a poliziotti e carabinieri si ha intenzione di uccidere". Queste le parole del ministro dell'Interno Roberto Maroni, parlando delle manifestazioni contro il cantiere Tav in Val di Susa. "Lo avevo detto e lo ribadisco - ha aggiunto il ministro - questa è la mia opinione".
"Noi siamo assolutamente determinati e in grado di gestire la situazione - continua - andremo avanti, si dovranno rassegnare. L'opera continuerà. C'è sulla mia scrivania una
serie di valutazioni che mi sono state sottoposte dalla prefettura di Torino in occasione dell'ampliamento del cantiere che ci sarà e su queste valuterò. Seguiamo ora per ora
l'evoluzione della situazione in Val di Susa".

Riaperta l'autostrada del Frejus -
Intanto, sabato 10 settembre è stata riaperta l'autostrada del Frejus, chiusa venerdì nel tratto tra Susa e Oulx a causa di una manifestazione di No Tav. Momenti di tensione si sono avuti poco prima di mezzanotte, quando un gruppo di persone, all'inizio una cinquantina poi alcune centinaia, ha via via accerchiato il cantiere dell'Alta velocità.
Per respingere i manifestanti, le forze dell'ordine hanno usato anche gli idranti, oltre ai lacrimogeni. Durante un tentativo di danneggiamento delle reti nei pressi del cancello 4, sono anche stati fermati due manifestanti: due donne, una di 20 anni originaria della provincia di Trento, l'altra di 38 valligiana.
Un gruppo di No Tav, inoltre, è intervenuto anche alla festa del Pd a Genova per contestare l'ad di Fs Moretti, costretto a lasciare il Porto Antico scortato dalle forze dell'ordine. Il dibattito è stato annullato e nei tafferugli è rimasto ferito, non in modo grave, un addetto alla sicurezza del Pd.

Moretti avrebbe dovuto parlare di trasporto ferroviario e Alta Velocità, insieme con l'eurodeputata del Pd Deborah Serracchiani. Ad attenderlo c'era anche un nutrito gruppo di famigliari delle vittime della strage di Viareggio, pronti a urlargli contro tutta la loro rabbia per l'incidente ferroviario che ha portato via i loro cari, 32 persone in tutto, tra cui giovani e bambini.

Polizia: Val di Susa trasformata in terreno di battaglia - "La rinnovata virulenza degli estremisti del movimento No Tav mostra con tutta evidenza come essi hanno trasformato la Valle di Susa in un terreno di guerriglia. Studiano le forze dell'ordine, scelgono il momento opportuno per attacchi coordinati, colpiscono nei cambi turno fino a fermare i mezzi della polizia nella via di transito usando i chiodi a tre punte". Lo ha dichiarato Enzo Letizia, segretario dell'Associazione nazionale funzionari di polizia. "Le aggressioni ripetute nel tempo - ha aggiunto - hanno la chiara finalità di logorare gli agenti per esasperarli ed indurli in un errore reattivo da strumentalizzare per chiamare a raccolta violenti e cattivi maestri di ogni risma. La pressione sulle forze di polizia dura da troppo tempo ed ora, con l'aumento dei servizi di ordine pubblico per il campionato di calcio e la crisi economica, si è raggiunto il limite di guardia. La politica riprenda il controllo della Valle contrastando e denunciando chi ha scelto la via dell'antagonismo violento, prima che sia troppo tardi".

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