"Esercizi profondi di concertazione in passato" con le parti sociali "hanno generato i mali contro cui noi combattiamo e a causa dei quali i nostri figli e nipoti non trovano facilmente lavoro". A dirlo, è il premier, Mario Monti, intervenendo all'assemblea dell'Abi: "Le parti sociali - ha aggiunto - debbono restare parti, ed essere viste dalla società come parti vitali e parti importanti, ma non soggetti nei confronti dei quali il potere pubblico dia in outsourcing responsabilità politiche".
E a qualche ora di distanza dall'intervento del premier davanti alla platea all'Associazione bancaria Italia, arriva l'annuncio che il  presidente del Consiglio Mario Monti lascia l'interim all'Economia. A prendere il suo posto è Vittorio Grilli che, nel pomeriggio di mercoledì 11, ha giurato davanti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nasce inoltre il "comitato di coordinamento economico" con capo del governo ed i ministri dell'economia, dello sviluppo e altri ministri competenti. Alle riunioni potrà essere invitato anche il Governatore della Banca d’Italia.

Camusso: "Non prendo lezioni di democrazia da chi è stato cooptato" - Intanto, però, non si placano le polemiche suscitate dall'intervento del premier. Alle parole del premier è infatti seguita la replica della leader della Cgil Susanna Camusso. "Le lezioni di democrazia sono sempre utili. Le rappresentanze sociali sono elette e misurate Sulla base del consenso. Prendere lezioni di democrazia da chi è cooptato e non si è misurato col voto è un po' imbarazzante per il futuro democratico del Paese" (GUARDA IL VIDEO).

Monti: "Berlusconi al G20 fu vicino all'umiliazione" -
 "Il percorso di guerra che abbiamo intrapreso non è ancora finito, anche se si tratta di una guerra pacifica", ha spiegato Monti, aggiungendo che "l'Italia è un paese che è tra i più pronti alla condivisione di pezzi di sovranità con altri, ma credo che avendo avuto una storia di dominazione coloniale diversa, il paese è riluttante a una cessione di sovranità su base secca".  Il premier si è poi soffermato sui mesi precedenti la sua attività di governo: "Al G20 di Cannes, il mio predecessore, Berlusconi, fu sottoposto a pressioni sgradevolissime e, immagino, prossime all'umiliazione che sostanzialmente, nell'intenzione dei presenti, avrebbe portato l'Italia a cedere buona parte della sua sovranità e discrezionalità". 

Visco: "L'Italia è ancora in recessione" - Poco prima del suo intervento, aveva parlato il governatore della Banca d'Italia Visco: "L'economia italiana è ancora in recessione e quest'anno il Pil diminuirà di quasi il 2%". "Secondo le previsioni di consenso - ha spiegato Visco - nella media di quest'anno il prodotto in Italia diminuirebbe di poco meno di due punti percentuali. Al peggioramento dello scenario concorrono l'aumento del costo e il deterioramento della disponibilità di credito indotti dalla crisi del debito sovrano". 
Lo spread tra Btp e Bund, ha poi aggiunto Visco, non è giustificato dai fondamentali dell'economia italiana. Piuttosto, dice, "riflette generali timori di rottura dell'unione monetaria: un'ipotesi remota, che sta però condizionando le scelte degli investitori internazionali". 

"Più riforme strutturali" - L'Italia comunque "deve proseguire nell'azione intrapresa sul duplice fronte della finanza pubblica e delle riforme strutturali, essere pronta a cogliere l'opportunita' che sarà fornita dalla stabilizzazione delle condizioni dei mercati finanziari". 
E uno sforzo deve arrivare anche dalle banche: per questo via XX settembre ha chiesto alle banche "di innalzare ulteriormente i livelli di patrimonio di migliore qualità rispetto a quelli regolamentari".