5 mar 2011

Libia, scontri ad al-Zawiya. Gheddafi: "No alle sanzioni"




Libia, scontri ad al-Zawiya. Gheddafi: "No alle sanzioni"

I carri armati del raìs hanno sfondato le linee dei ribelli nella città a 40 km da Tripoli. Un testimone denuncia “nuovi bombardamenti”. Il regime intanto chiede all’Onu di sospendere i provvedimenti contro Gheddafi. Berlusconi: “Ora un piano Marshall”

05 marzo, 2011

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Libia, continuano gli scontri - Combattimenti violenti sono in corso nella città di al-Zawiya, 40 km a ovest di Tripoli, dove le forze fedeli al rais Muammar Gheddafi con carri armati hanno sfondato le linee dei ribelli: lo dice l'emittente araba Al Jazeera, che ha sentito in diretta alcuni testimoni. Venerdì la tv ufficiale libica aveva annunciato che le forze governative avevano ripreso il controllo della città.
Un testimone, un residente ad al-Zawiya, contattato al telefono da Al Jazeera, racconta con tono concitato che "ci sono pesanti bombardamenti sulla città con carri armati, armi pesanti e mortai mentre i ribelli stanno cercando di resistere con mezzi di fortuna. Loro (le forze fedeli al regime) non hanno pietà e sono estremamente brutali. Cioè un gran numero di feriti e un sacco di gente ammazzata nelle strade". L'inviato di Al Jazeera International ad al-Zawiya, Tony Birtley, scrive sul live blog dell'emittente che la città "è nelle mani delle forze di Gheddafi, ma, apprendiamo, i combattimenti continuano". Un blogger riferisce di almeno sei carri armati che trasportavano quelli che vengono descritti come "mercenari" di Gheddafi sono stati dati alle fiamme.

La Libia all'Onu: "Sospendere le sanzioni" - Il regime libico ha chiesto all'Onu di sospendere le sanzioni adottate contro Gheddafi. In una lettera inviata al Consiglio di Sicurezza del Palazzo di Vetro, il ministro degli Esteri, Mussa Kussa, ha detto che c'è stato solo "un modico" utilizzo della forza contro i manifestanti e che il governo è stato "sorpreso" dalle sanzioni. Il regime ha chiesto che vengano sospesi il divieto di viaggiare e il congelamento dei beni per Gheddafi e il suo entourage "fino al momento in cui verrà chiarita la verità".

Berlusconi: "Serve piano Marshall" - "Siamo tutti concordi che dobbiamo muoverci insieme e che l'Europa deve preparare un Piano Marshall di sostegno di tutti i Paesi che stanno compiendo questo cambiamento". Lo ha affermato il premier Silvio Berlusconi lasciando questa sera il vertice del Ppe di Helsinki nel quale si Š discusso anche di Libia e crisi nel Mediterraneo. "Io ho parlato del piano umanitario che stiamo realizzando e ho invitato gli altri Paesi a fare altrettanto: c'e' stato totale accordo", ha sintetizzato Berlusconi.

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