9 mag 2011

Berlusconi: "Commissione di inchiesta sui pm"


Berlusconi: "Commissione di inchiesta sui pm"

Il presidente del Consiglio si difende in aula nel processo che lo vede imputato per corruzione in atti giudiziari: "Non ricordo di aver mai conosciuto Mills". Un uomo contesta i sostenitori del premier: "Vergognatevi". IL VIDEO




 

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Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è tornato in tribunale a Milano per prendere parte all'udienza per il caso Mills in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari. Dalla fine di marzo è la quarta volta che il premier si presenta in aula per i processi che ha in corso e la prima volta nel processo Mills. I giudici hanno subito revocato la contumacia.

Mai conosciuto Mills - Berlusconi ha fatto il suo ingresso attorno alle 10 al Palazzo di Giustizia, senza dir nulla ai giornalisti e al poco pubblico presente, per prender parte a uno dei suoi processi per la quarta volta in un mese.
Durante la pausa in aula, lo staff del presidente del Consiglio ha poi distribuito ai cronisti alcuni fogli in cui era condensato un estratto dal libro di Bruno Vespa del 2008 in cui Berlusconi affermava che David Mills era uno dei tanti avvocati di cui Fininvest si era servita all'estero, aggiungendo di non averlo mai conosciuto.
A processo avviato - si legge in un passo del libro del giornalista pubblicato nel 2008 'Viaggio in un'Italia diversa' - ho appreso dagli atti processuali che Mills era l'avvocato di un armatore italiano presidente in un Paese africano del quale gestiva anche il patrimonio e seguiva gli affari. Dai conti di tale armatore si era trattenuto anche 600 mila dollari quale ulteriore compenso professionale. Tale somma non fu dichiarata per evitare di pagare le imposte al fisco inglese".

Commissione di inchiesta sui pm - In aula, il premier ha poi annunciato ai giornalisti che chiederà una commissione parlamentare d'inchiesta sui pm di Milano per accertare una eventuale "associazione a delinquere".
"Il nostro partito chiederà una commissione d'inchiesta", ha dichiarato ai cronisti, mentre i giudici erano in camera di consiglio per decidere sull'ammissione di un teste, tornando a definire i pm di Milano un "cancro della democrazia" e aggiungendo che la commissione dovrà "verificare se ci sia una associazione con fini a delinquere".
Poco prima il premier, riferendosi ai famigerati poster apparsi l'altra settimana a Milano (quelli del caso Lassini), aveva precisato che è "assolutamente indebito il paragone fra magistrati e Br", definendo "eroi" i giudici uccisi dalle Brigate Rosse. "Molti magistrati sono stati vittime innocenti e su questi ci inchiniamo - ha detto, definendoli "figure eroiche, a cui va la nostra massima riconoscenza".

Il processo Mills è ridicolo - Berlusconi è tornato poi a enumerare quelli che ritiene i 24 tentativi da parte dei pubblici ministeri di "farlo fuori dalla politica", e a criticare il
processo definendolo "ridicolo. E' il peggiore di tutti. E' ridicolo, paradossale e incredibile che lo Stato italiano spenda tanti soldi per un processo così: non c'è movente e non c'è prova del versamento". Il premier è imputato di corruzione giudiziaria con l'accusa di aver pagato con 600.000 dollari l'avvocato britannico David Mills per alcune sue reticenze in processi in cui era precedentemente imputato Berlusconi. L'avvocato Mills, in un processo gemello, è stato condannato in primo e secondo grado come corrotto, per essere poi prosciolto dalla Cassazione per intervenuta prescrizione del reato.
Il premier, durante una pausa dell'udienza, ha anche aggiunto che non è vero che lui attacchi i magistrati: "Sono grato ai magistrati che [in passato] hanno ritenuto infondate le accuse nei miei confronti da parte di chi cerca di usare il diritto come arma politica contro di me".

Processo breve - Quello sulla vicenda Mills è un procedimento che, con l'entrata in vigore della norma sul cosiddetto processo breve che accorcia i tempi di prescrizione, di fatto si estinguerebbe entro questa estate.
Erano meno di una decina i sostenitori di Berlusconi dietro alle transenne davanti all'ingresso di via Freguglia da cui è entrato per raggiungere l'aula del processo, mentre un'altra decina scarsa di oppositori stazionavano davanti all'ingresso principale di Palazzo di giustizia in corso di Porta Vittoria con striscioni che riferendosi ai manifesti anti-procura recitano "Grazie ai magistrati e alla polizia giudiziaria per averci protetto dalle Br e da tanti altri pericoli anche a prezzo della vita".
Il 9 maggio, intanto, sulla facciata del tribunale sono stati affissi tre mega striscioni per la ricorrenza del "giorno della memoria" per le vittime del terrorismo con i volti del pm Emilio Alessandrini, del giudice istruttore Guido Galli (uccisi dai terroristi di Prima Linea nel 1979 e nel 1980) e dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, il liquidatore della Banca Privata ucciso nell'estate del 1979 da un killer della mafia su mandato del banchiere Michele
Sindona.

Il contestatore - Fuori dall'aula, inoltre non sono mancate le contestazioni. Un uomo ha infatti urlato 'Vergognatevi buffoni' all'indirizzo dei sostenitori di Berlusconi.  (GUARDA IL VIDEO IN ALTO).
Il contestatore, subito allontanato dalle forze dell'ordine, si chiama Pietro Palau Giovannetti è avvocato ed è presidente dell'associazione Movimento per la Giustizia Robin Hood. "Sono stato identificato dalla polizia - ha detto ai giornalisti - strattonato, portato in un portone ma mi hanno lasciato libero perché non ho fatto nulla. E' chiaro che lo hanno fatto per impedirmi di parlare, in questo paese ormai non c'è più libertà di espressione". Giovannetti ha spiegato che con la sua associazione da oltre vent'anni "combatte la vera corruzione giudiziaria".

E un episodio simile, si è verificato anche sabato 7 maggio durante la convention del premier a sostegno della candidatura del sindaco Letizia Moratti. In quella occasione il premier è stato interrotto dalle urla di un uomo, un pensionato, che dalla platea ha accusato il premier di non aver fatto nulla per risolvere i problemi dei pensionati. Il 70enne è stato fischiato, poi scortato fuori dalle forze dell'ordine. Una volta dietro il palco, però ci sono stati attimi di tensione; l'uomo è stato strattonato, è finito a terra tra calci e qualche pugno.


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