Cisl e Uil: "Senza riforma del fisco, governo a casa"
Manifestazione congiunta dei due sindacati. Bonanni: "Questo è un ultimatum all'esecutivo". Angeletti: "E ora di farla finita di prendere i soldi a lavoratori dipendenti e pensionati per garantire gli sprechi della casta".
Parole Chiave |
raffaele bonanni luigi angeletti cisl uil riforma fiscale 18-06-2011 tg24 economia |
"Bisogna anche aiutare le imprese che fanno onestamente il proprio lavoro e che, anziché usare i guadagni per comperare ville all'estero o automobili non italiane, re-investono i soldi in azienda" ha ribadito iAngeletti. "Siamo favorevoli per queste azienda alla riduzione del carico fiscale", ha spiegato il leader della Uil il quale inoltre ha sollecitato una tassazione più elevata per "tutti i redditi che non sono da lavoro e che o non pagano le tasse e ne pagano poche": "è uno scandalo, se vendi e compri azioni paghi solo il 12% di tasse, per il lavoro almeno il 30%".
Sulla stessa linea Raffaele Bonanni, secondo cui "se non ha un piccolo barlume di senso, dopo quello che è successo, o si fa la riforma del fisco o lo diciamo chiaro e forte è meglio che il governo vada via nell'interesse di tutti". Questo, sottolinea Bonanni, "è un ultimatum al governo" sollecitato, inoltre, a dare un deciso taglio alla spesa improduttiva e a non toccare, invece, la spesa sociale. "Non si azzardassero a portare una manovra senza un fortissimo ridimensionamento della spesa improduttiva e inefficiente". Il leader della Cisl chiede inoltre un impegno sempre più forte nella lotta all'evasione fiscale e boccia le misure contenute nel decreto legge sviluppo, che prevedono un "allentamento" delle ganasce fiscali: "Siamo contrarissimi a questo e vorremmo che tutta la politica reagisca. E' il gioco di chi non vuole disturbare gli evasori".
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