4 giu 2011

Referendum: ecco i quattro quesiti

Referendum: ecco i quattro quesiti

La "privatizzazione" dell'acqua, il ritorno al nucleare, il legittimo impedimento. Sono i temi su cui si esprimeranno gli italiani nella consultazione del 12-13 giugno. Si vota 'Sì' per abrogare le norme in discussione. LA SCHEDA



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Sono quattro i quesiti oggetto del referendum del 12 e 13 giugno: due sull'acqua, uno sul ritorno al nucleare e l'ultimo sul legittimo impedimento a comparire in aula di giustizia per chi è impegnato in attività di governo.

Acqua - Uno dei quesiti sull'acqua è quello sulla cosiddetta 'privatizzazione'', l'altro sui 'profitti' legati alla commercializzazione della risorsa. Nel primo quesito, come hanno spiegato i promotori del referendum, si chiede in sostanza l'abrogazione dell'art. 23 bis (dodici commi) della Legge n. 133/2008, relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici di rilevanza economica. Il secondo quesito propone "l'abrogazione dell'art.154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell'Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico è determinata tenendo conto dell' "adeguatezza della remunerazione del capitale investito".

Nucleare - Il quesito sul nucleare recita così: "Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?".
Si tratta dei commi che in sostanza danno mandato al governo, pur annullando la costruzione delle nuove centrali, di attuare successivamente il programma di energia nucleare in base alle risultanze di una verifica condotta sia dall'agenzia italiana che dall'Unione europea sulla sicurezza degli impianti.
Il titolo del quesito, riformulato dalla Cassazione alla luce delle norme introdotte col decreto 'omnibus', sarà: "Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare".

Legittimo impedimento - Ecco il quesito sul legitttimo impedimento: "Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonché l'articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante 'Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza'?". La norma introduce la possibilità per chi è impegnato in attività di governo di non comparire nelle aule di giustizia.

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