13 set 2011

"L'alba della vittoria": Al Qaeda torna a rivendicare l'11/9

"L'alba della vittoria": Al Qaeda torna a rivendicare l'11/9

A dieci anni dalle stragi, messaggio audio del numero uno dell'organizzazione terroristica, al-Zawahiri: "La primavera araba è una sconfitta per gli Stati Uniti".


"L'alba della vittoria": Al Qaeda torna a rivendicare l'11/9






Un video di 62 minuti, intitolato "L'alba della vittoria imminente": a dieci anni di distanza e a poche ore dalle celebrazioni svoltesi negli Usa, Al Qaeda torna a rivendicare le stragi dell'11 settembre 2001, diffondendo on line un filmato dedicato in gran parte alle rivolte della cosiddetta 'Primavera araba', su cui in qualche modo l'organizzazione terroristica cerca d'imporre il proprio marchio.
Il filmato, realizzato dal braccio mediatico del movimento 'as-Sahab' e diffuso su siti dell'integralismo islamico, è stato intercettato dagli esperti di 'Site' (occorre registrarsi), gruppo americano di monitoraggio anti-terrorismo del web.

Messaggio audio di al-Zawahiri - Contiene materiale in parte inedito, vale a dire un lungo messaggio audio del nuovo capo di 'al-Qaeda', l'egiziano Ayman al-Zawahiri, corredato soltanto di un'immagine fissa di quest'ultimo; e in parte invece già noto, cioè riprese di Osama bin Laden ritrovate dalle forze speciali Usa nel suo covo pakistano di Abbotabad, dove fu ucciso in un blitz il 2 maggio scorso, e rese a suo tempo di pubblico dominio, ma senza il sonoro che nella versione in questione è al contrario presente.

Anche un video di Bin Laden - Il miliardario fondamentalista si rivolge ancora una volta al popolo americano, mettendolo in guarda dal "cadere schiavo" delle grandi compagnie multinazionali e del "capitale finanziario ebraico".
Poi raccomanda di leggere 'Obama's War' ('La guerra di Obama'; ndr), libro-inchiesta sulla catena di comando militare negli Stati Uniti realizzato da Bob Woodward, il giornalista che insieme al collega Carl Bernstein portò alla luce lo scandalo del Watergate.
Bin Laden conclude l'arringa affermando che lo slogan di Barack Obama, il celebre "Yes, We Can", è privo a suo dire di qualsiasi fondamento.

Nessun commento:

Posta un commento