8 set 2011

Meredith, il padre di Amanda: "Siamo molto speranzosi"

Meredith, il padre di Amanda: "Siamo molto speranzosi"

Il processo per l'omicidio della studentessa inglese si avvia alla conclusione. La Corte d'assise d'appello ha respinto la richiesta del pm di effettuare nuovi rilievi: per il giudice "una nuova perizia è superflua". Soddisfatta la difesa.




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Amanda Knox "comincia a vedere la luce alla fine del tunnel". A sostenerlo il padre della ragazza accusata dell'omicidio di Meredith Kercher ai microfoni di SkyTG24 (guarda il video in alto).
Il processo di appello per l'omicidio di Meredith Kercher si avvia alla conclusione e l'udienza di martedì 7 si è chiusa con la scelta della Corte d'Assise d'Appello di rifiutare una nuova perizia chiesta dai pm. Una decisione che lascia ben sperare la difesa.

"La rinnovazione della perizia - hanno sostenuto i giudici - appare superflua a prescindere dalla sussistenza o meno delle lacune evidenziate dal Procuratore generale e condivise dalla parte civile. Gli accertamenti dei periti e gli elementi di valutazione forniti dai consulenti di parte consentono alla Corte di formarsi il proprio ragionato convincimento".

La scelta dei giudici arriva dopo che i periti nominati dalla Corte d'assise avevano smontato il lavoro della Scientifica. Secondo l'esame infatti gli accertamenti genetici che avevano inchiodato Raffaele Sollecito e Amanda Knox (condannati in primo grado rispettivamente a 25 e 26 anni di reclusione) non sono attendibili.

Sarebbe stato "insensato" disporre una nuova perizia genetica, ha detto il difensore di Sollecito, l'avvocato Giulia Bongiorno. Secondo il padre di Amanda Knox, la ragazza adesso "comincia a vedere la luce alla fine del tunnel".
Apprezza "totalmente" la motivazione dei giudici l'avvocato Francesco Maresca, parte civile per la famiglia di Meredith Kercher. "Evidentemente - ha aggiunto il legale - la Corte è soddisfatta del lavoro fatto. Quindi con la serenità necessaria va ad ascoltare requisitorie e arringhe".
Previste per il 23 settembre le requisitorie della procura e le arringhe difensive. E già entro la fine del mese potrebbe arrivare la sentenza.

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