18 set 2011

Tornano alla luce i Dipinti Murali di Pompei

Tornano alla luce i Dipinti Murali di Pompei


BUCCHERI (Sr) – È nato alle pendici del Vesuvio ma la sua vita da anni è in Sicilia, nel borgo montano di Buccheri, in provincia di Siracusa. Due terre, due dialetti, due storie, eppure il destino ha fatto un prezioso regalo a Francesco De Martino, perché grazie a lui i fasti dell’antica Pompei hanno rivisto la luce nell’isola siciliana.

Per un caso fortuito De Martino infatti è entrato in possesso di un raro volume, un magnifico libro di grande formato edito da Richter & C., pubblicato verosimilmente dopo la scoperta archeologica di Pompei, avvenuta tra il XVIII e il XIX secolo.
In esso sono riprodotte 20 tavole cromolitografiche, incise da Vincenzo Loria, che “fotografano” con accuratezza e assoluta fedeltà la vivacità e la potenza dei colori originali degli affreschi di Pompei così come si presentavano al momento della loro scoperta e come oggi noi non potremo mai più ammirare.
«Si presume che il volume sia stato prodotto solo in 100 copie – ci racconta De Martino, che per divulgare nel mondo questo patrimonio italiano ha realizzato l’App store “Pompei Dm” per iPhone e iPad – la sua stampa si può datare intorno al 1886 perché l’anno dopo è stata scritta una recensione sul “New York Times” che ne elogia i contenuti.
In un momento in cui l’Italia e i suoi tesori rischiano la rovina – continua – non solo per colpa del tempo ma soprattutto per i danni provocati dall’incuria dell’uomo e dalla sottovalutazione di una ricchezza di inestimabile valore, mi sono sentito in obbligo morale di mettere a disposizione questa rarissima collezione». È in corso infatti, fino a domenica 25 settembre 2011, presso la “Casa Museo” di Buccheri (in via Matteotti) la mostra sull’esclusiva collezione dei “Dipinti Murali di Pompei”. Un evento di preziosa importanza, riconosciuto e sostenuto dalle istituzioni siciliane ma anche campane.
«È mia volontà proporre questa mostra itinerante in Sicilia e non solo – afferma De Martino – la bellezza dell’arte, la cultura e la conoscenza appartengono all’intera umanità e non potranno essere mai privilegio di pochi».




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