"Sono veramente commosso e vedo la Chiesa viva". Lo ha detto Papa benedetto XVI aprendo l'ultima udienza generale prima di lasciare il pontificato. (vai allo speciale). 
In questi ultimi anni "il cammino della Chiesa ha avuto momenti di gioia ma anche momenti non facili" nei quali "le acque erano agitate, il vento contrario e il Signore sembrava dormire" ha detto ancora Papa Benedetto XVI, aggiungendo: "Ho sempre saputo che in quella barca c'è il Signore, la barca della Chiesa non è mia".

"Non mi sono mai sentito solo"
 - "Un Papa - ha continuato Ratzinger - non è solo nella guida della barca di Pietro,anche se è la sua prima responsabilità; e io non mi sono mai sentito solo nel portare gioia e peso del ministero petrino; il Signore mi ha messo accanto tante persone che, con generosità e amore a Dio e alla Chiesa, mi sono state vicine".

"Resterò nel recinto di San Pietro" - "Non ritorno alla vita privata" ha detto inoltre Benedetto XVI a proposito dei giorni che seguiranno alle sue dimissioni. "Non avrò - ha continuato - una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze, eccetera". "Non abbandono la Croce - ha spiegato - ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso. Non porto più la potestà dell'officio per il governo, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro".

Poi il Papa ha affidato un pensiero anche a Twitter


Personalità internazionali e tanti applausi - All'ultima udienza, hanno partecipato alcuni capi di Stato e personalità mondiali, come il segretario di Stato americano, John Kerry, già a Roma per una visita ufficiale in Europa sulle questioni della crisi siriana e quella israelo-palestinese. 
Il discorso di Ratzinger è terminato con un lungo applauso e una standing ovation dei fedeli durati circa un minuto il discorso del Papa alla folla a San Pietro. Poi molti hanno ritmato con l'applauso delle mani il nome Benedetto acclamandolo. Durante il suo discorso, il Papa è stato interrotto oltre una decina di volte dagli applausi.

Misure di sicurezza eccezionali - Per l'occasione un'intera area di Roma è stata blindata per un evento storico in un "giorno normale", con il consueto traffico quotidiano di cittadini al lavoro. E per una maggiore sicurezza è stata creata una sorta di "zona rossa" per le auto che dalla piazza arriva fino a via della Conciliazione e vie limitrofe. Proibito per motivi di sicurezza anche l'ultimo baciamano al Pontefice.  Effettuale le bonifiche ed i sopralluoghi dei tiratori scelti. In tutto sono impegnati 600 uomini. 

Domani 28 febbraio la fine del pontificato 
- Si sta ancora valutando l'ipotesi di una "scorta aerea" per Benedetto XVI, quando domani giovedì 28 il papa volerà verso Castel Gandolfo. La fine del pontificato, prevista per le 20, sarà simboleggiata dalla chiusura del portone del Palazzo di Castel Gandolfo e dagli "svizzeri" che lasceranno la guardia. A mobilitarsi per la gestione dell'ordine pubblico a San Pietro, quando è previsto un arrivo minore di fedeli rispetto ai centomila di domenica scorsa, è stato anche il Campidoglio, con il suo piano per la mobilità. La Metro A sarà a pieno regime, ci saranno navette di supporto, biglietterie mobili e in strada volontari della protezione civile e vigili urbani.