1 mar 2011

"Talk-show politici a targhe alterne"

Rai, Pdl illustra bozza pluralismo

"Talk-show politici a targhe alterne"

Alternanza settimanale tra conduttori di talk-show, con diversa formazione culturale, che vanno in onda nelle fasce migliori del palinsesto in casa Rai. Questo è uno dei punti scritto nella bozza di atto di indirizzo sul pluralismo presentata dal Pdl. Il relatore di maggioranza Alessio Butti, nell'illustrarla in Vigilanza, ha dichiarato che l'occupare sempre le serate di martedì e di giovedì "è diventata una rendita a vantaggio solo di alcuni".
Michele Santoro (Lapresse)"Tenuto conto dell'attuale distribuzione, durante la settimana, delle diverse tipologie di trasmissioni - si legge nel testo depositato da Butti -, che concentrano nella prima serata del martedì e del giovedì i programmi più importanti di approfondimento politico, onde evitare il determinarsi di una evidente posizione dominante da parte di alcuni operatori dell'informazione rispetto ad altri, la Rai valuti l'opportunità di sperimentare l'apertura di altri spazi informativi e/o di approfondimento affidati ad altri conduttori, da posizionare negli stessi giorni (martedì e giovedì), alla stessa ora (prima serata), sulle stesse reti e con le stesse risorse esistenti secondo una equilibrata alternanza settimanale".

Il presidente della Rai, Sergio Zavoli, critia intanto l'opposizione, che a suo avviso non sta aiutando il raggiungimento dell'obiettivo di un testo comune. Zavoli sottolinea come il suo impegno sia quello di "cercare un punto di convergenza", rilevando anche di aver trovato "passi avanti nel testo presentato oggi dal senatore Butti". Però, invece di eventuali emendamenti, "c'è stato il dibattito. Questo è lavorare per la Rai, per il Parlamento, per il servizio pubblico?". Poi la sferzata: "Il silenzio di chi oggi è qui e non parla mi conferma il sospetto che non si voglia prendere una decisione, non si voglia una soluzione condivisa". Ma "il 'tanto peggio tanto meglio' non rientra nella mia visione democratica, è uno sgarro al Parlamento. Butti ha dato prova di grande disponibilità, ma oggi per evitare di affrontare la lettera della nuova formulazione del testo si è parlato di altro".

A questo punto sembra tramontare l'ipotesi di un voto già mercoledì, anche perché, come ha spiegato a fine lavori il capogruppo Pd, Fabrizio Morri, "bisognerà leggere il documento proposto da Butti e bisognerà vedere se ci sono emendamenti da presentare". Morri ha comunque gia' espresso critiche: "Come si fa a sostenere che la Rai non rispecchia nei suoi programmi l'opinione della maggioranza? Questo è irricevibile: va garantita la libertà d'espressione, la completezza delle notizie, l'autonomia del giornalista". E "irricevibile" è, per Morri, anche l'idea che ci sia nei programmi di approfondimento un doppio opinionista in un format: "Siamo al delirio, è un'ossessione del centrodestra verso alcuni programmi, belli o brutti che siano".

L'Udc ha invece annunciato con il capogruppo Roberto Rao e con Enzo Carra che il gruppo non proporrà emendamenti.

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