7 giu 2011

Referendum sul nucleare, via libera della Consulta

Referendum sul nucleare, via libera della Consulta

La Corte ha valutato all'unanimità l'ammissibilità del quesito. Il testo era stato riformulato dalla Cassazione dopo l'approvazione del decreto omnibus che conteneva una moratoria. Bocciato il ricorso del Governo. Soddisfatte le associazioni per il "Sì"



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La Corte Costituzionale ha dato il via libera al nuovo quesito sul nucleare così come riformulato dalla Cassazione dopo le modifiche introdotte dalla legge "omnibus".
La decisione sarebbe stata presa unanimemente dai giudici dopo aver ascoltato martedì 7 giugno, in mattinata, i legali delle parti in camera di consiglio. Le motivazioni della decisione, scritte dal giudice Giuseppe Tesauro, saranno depositate sempre martedì.
La decisione dei giudici costituzionali, riuniti in camera di consiglio, è stata dunque  molto rapida, così come aveva promesso lunedì 6 giugno il nuovo presidente della Corte Costituzionale Alfonso Quaranta, che a tal proposito aveva anche anticipato un suo personale punto di vista, ritenendo che la Consulta non avesse il potere di bloccare un referendum.

Agli elettori che si recheranno alle urne domenica 12 e lunedì 13 giugno, saranno dunque consegnate quattro schede: oltre alle due  relative all'acqua pubblica e a quella sul legittimo impedimento, anche la scheda riguardante "L'abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare".

Soddisfatte le associazioni per il sì - "Dalla Consulta arriva l'ennesimo e definitivo stop alle pretese di un governo che con una mano lascia libertà di voto e con l'altra cerca con ogni mezzo di sabotare il referendum. Ora la parola passa ai cittadini". Così le oltre 80 associazioni del Comitato "Vota Sì per fermare il nucleare" accolgono il giudizio della Corte Costituzionale sul nuovo quesito contro il nucleare.
"Dopo i dubbi strumentali avanzati dai nuclearisti sul nuovo quesito - afferma il Comitato - si compie un altro decisivo passo verso il quorum: adesso pretendiamo che l'informazione pubblica e quella privata facciano sapere ai cittadini che domenica e lunedì, coi quesiti su acqua e nucleare, si decide della loro sicurezza e del loro futuro".

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