La Spezia. Rissa per il calcio, ucciso a coltellate un ragazzo di 27 anni
Jonathan Esposito è stato colpito al petto durate una rissa. I tre presunti aggressori sono stati identificati e portati in caserma per l'interrogatorio.
- Rissa per il calcio, accoltellato un giovane
Omicidio a La Spezia
MILANO - Un ragazzo di 27 anni, Jonathan Esposito, è stato ucciso nella notte in un circolo culturale di La Spezia, colpito con una coltellata nel petto durante una rissa. L'omicidio è avvenuto poco dopo le 4 in via Valdilocchi. Immediati i soccorsi, ma il ragazzo è morto poco dopo in ambulanza. Tre giovani, che potrebbero essere gli aggressori, sono stati rintracciati e portati in caserma per essere interrogati. Tra i tre identificati ci sarebbe anche colui che ha sferrato il colpo mortale.
IL GIOVANE. Jonathan Esposito era padre di un bimbo di due anni e viveva alla Spezia. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri del nucleo investigativo di La Spezia, il ragazzo si trovava nel locale con alcuni amici quando si è trovato coinvolto in una rissa con un gruppo di ragazzi. I due gruppi si sono affrontati fuori dal locale ed Esposito è stato colpito con una violenta coltellata all'addome. Gli avventori hanno chiamato il 118 ma inutili sono stati i soccorsi. I carabinieri del nucleo investigativo, intervenuti immediatamente, non hanno trovato il coltello con il quale è stato ucciso il ragazzo. In questo momento i carabinieri stanno effettuando la ricognizione dei testimoni per individuare i responsabili.
TESTIMONE OCULARE. ''Un testimone oculare ha visto tutto, l'intera sequenza dell'accoltellamento, si tratta di un giovane straniero che domani rientrerà al suo Paese di origine. Abbiamo segnalato al pubblico ministero dottor Caporuscio la sua identità'': è quanto ha spiegato Marco Corini, il legale dalla famiglia di Jonathan Esposito. ''Siamo sconcertati dalla ferocia inaudita, di questo omicidio irreale - dichiara il legale - c'erano tanti amici di Jonathan, che hanno visto. Si parla di battute a sfondo calcistico, ma il ragazzo non era un tifoso particolarmente interessato alle vicende del pallone''. ''Al di là comunque di quale futile motivo abbia scatenato l'aggressione - dice Corini - non si parte da casa col coltello, per andare ad una festa di carnevale. Posso solo ritenere che non si fossero portati dietro il coltello per tagliare la torta della festa''.
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