1 mar 2011

Auto, "2011 peggio del previsto"

Auto, "2011 peggio del previsto"

Stime -5%,Marchionne: scenderemo di più

Nel 2011 il mercato italiano dell'auto sarà peggiore delle previsioni. Le stime parlavano di un calo del 5% ma, secondo il numero uno di Fiat Marchionne, il rosso sarà più grave. Quanto all'Europa, si confermerà invece la prevista flessione del 3%. I dati di febbraio, riprende l'a.d., "sono totalmente in linea con le attese. A marzo il confronto sarà con un periodo aiutato dagli incentivi. Da aprile ci confronteremo con un mercato normale".
L'amministratore delegato di Fiat, in visita al Salone dell'Auto di Ginevra, ha analizzato alcuni dei punti chiave per il futuro dell'azienda torinese, a partire dagli obiettivi che, nonostante la crisi del mercato automobilistico, sembrano confermati: "Quest'anno venderemo oltre 4 milioni di auto e dovremmo raggiungere nel 2014 l'obiettivo di 6 milioni''.

E proprio per il raggiungimento dei traguardi di vendita, Marchionne conferma l'importanza di partner e mercati stranieri: "In Russia ci stiamo guardando attorno, parliamo con vari partner, ma non c'è ancora nulle di deciso - ha spiegato - Sul mercato indiano non ci sono problemi, ma solo opportunità".

L'a.d. del Lingotto inoltre ha ricordato la scelta vincente dell'alleanza stretta con Chrysler, tanto da ribadire l'obiettivo di portare al 51% la quota di Fiat nella casa automobilistica di Detroit entro la fine del 2011: "Questo è l'inizio di una lunga collaborazione. Abbiamo avuto la grandissima fortuna di trovare in Chrysler la sorella gemella della Lancia in Europa - ha aggiunto Marchionne - Continueremo a sviluppare questi due marchi in maniera parallela e congiunta. Ormai il problema della Lancia è risolto, le abbiamo dato la sostanza di cui aveva bisogno da anni".

Nessuna preoccupazione verrebbe invece a seguito dell'abbassamento del rating Fiat deciso da Standard & Poor's: per Marchionne infatti ''non avrà nessun impatto sulla capacità finanziaria del Gruppo" in quanto "totalmente in linea con le previsioni".

Pomigliano e Mirafiori fondamentali per l'industria italianaMarchionne è quindi tornato a parlare della situazione degli stabilimenti italiani, in particolare dei nuovi accordi a Pomigliano e Mirafiori: "I princìpi che hanno governato gli accordi di Pomigliano e di Mirafiori sono qualcosa che importa alla Fiat e a tutta la realtà industriale italiana. Con ciò è inutile cercare di allargare il discorso a Melfi o a Cassino. Il problema adesso non c'è, non andiamo a crearlo".

Immatricolazioni auto: crolla Fiat, vola ChryslerA febbraio 2011 le nuove immatricolazioni di Fiat Group Automobiles sono scese in Italia del 27,09%, attestandosi a 45.527 unità contro le 62.441 di febbraio 2010. A gennaio le vendite del gruppo torinese avevano subito una flessione del 27,76% a quota 47.918 unità. Vola invece la sorella americana: in febbraio undicesimo aumento consecutivo delle vendite, che hanno fatto registrare addirittura un +13% .

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