Federalismo, il governo pone la fiducia
Opposizioni: il voto terrorizza il governo
Calderoli: col federalismo municipale nessuna nuova imposta.
Idv e Udc: le tasse saliranno Bersani: la riforma naufraga
ROMA - Il governo porrà alla Camera la questione di fiducia sulla risoluzione di maggioranza relativa al testo sul federalismo fiscale municipale: lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, nella conferenza dei capigruppo di Montecitorio alla quale hanno partecipato anche il leader della Lega, Umberto Bossi, e il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli.«Nessuna ulteriore imposizione viene introdotta per effetto del decreto sul federalismo comunale» ha detto Calderoli in Aula alla Camera, sostenendo che la riforma «riduce le imposte» e citando in questo senso l'esempio della cedolare secca sugli affitti con aliquote più basse (19 e 21%) rispetto a quella attuale relativa agli scaglioni Irpef.
«Testo frutto del dialogo alle Camere e con l'Anci». «Il federalismo è fatto per unire, non per dividere - ha detto Calderoli - Sul testo del federalismo sul fisco comunale è stato utilizzato un metodo concertato e improntato alla massima disponibilità, sia nei confronti delle opposizioni che dei Comuni. C'è stato un dialogo parlamentare ampio: dei 70 commi del provvedimento, quelli incisi da proposte dei gruppi parlamentari, nella maggior parte dei casi dell'opposizione, sono 12 e di gran rilievo, e inoltre 22 proposte che sono state recepite erano identiche tra maggioranza e opposizione. Per quanto riguarda i Comuni, sono state recepite 16 loro proposte, dunque 50 dei 70 commi sono stati costruiti con il contributo di tutti».
«La fiducia? E' il suggello di un governo riformista» ribatte Calderoli a Di Pietro che oggi ha accusato il governo di mettere la fiducia per paura del Parlamento. «La fiducia serve a dare rilievo alla riforma - ribadisce Calderoli - Ci è stato chiesto di fare un passaggio parlamentare. Il voto di fiducia è la massima espressione della solennità dell'Aula».
Bersani: naufragio del Federalismo. «L'incrocio delle esigenze di Berlusconi e della Lega sta facendo naufragare la riforma federalista - dice il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani - Innanzi tutto c'è un record di richieste di fiducia. In un sistema parlamentare arrivare alla soglia delle 40 fiducie significa un cambiamento di fattodegli equilibri democratici. Interverrò domani in aula e dirò parole chiare: questo non è federalismo, è un pasticcio».
Udc: fiducia è sintomo di un governo debole. «Il governo impone la fiducia sul federalismo municipale perché non ha altri mezzi per tenere unita la sua maggioranza - dice Gian Luca Galletti, vicecapogruppo Udc alla Camera - E' il sintomo evidente di un esecutivo debole, ormai sul viale del tramonto, che tuttavia non rinuncia ad infliggere l'ennesima mortificazione al Parlamento pur di restare in sella. L'Udc dice "no" a questo "antifederalismo" che vuole aumentare le tasse mettendo le mani nelle tasche dei contribuenti e della famiglie».
Di Pietro: Berlusconi teme il Parlamento. Antonio Di Pietro accusa il governo Berlusconi di ricorrere per l'ennesima volta ad un braccio di ferro: «Solo un governo e una maggioranza che hanno paura del Parlamento e del Paese ricorrono alla forza - dice il leader Idv - In questo caso si tratta della forza del ricatto della fiducia. La maggioranza e l'esecutivo intendono assicurarsi con la forza un voto alla Camera che non altrimenti non potrebbero
incassare. Ma quando si chiede la fiducia sotto ricatto, non siamo più una democrazia. E poi è evidente che ricorrere alla fiducia significa riconoscere che non credono neanche loro che il federalismo sia un atto nell'interesse dei cittadini».
Donadi: uno schiaffo alla Camera. «Questa ennesima fiducia è uno schiaffo al Parlamento - dice il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi - Ed è anche la dimostrazione lampante che il governo è sempre piu debole e diviso. Hanno il terrore del voto in Aula perchè sanno di non essere maggioranza, né in Parlamento, né nel Paese».
Borghesi: Calderoli mente, le tasse aumenteranno. «Il federalismo non solo non ridurrà le tasse, ma le aumenterà - sostiene Antonio Borghesi, vicecapogruppo Idv alla Camera - Calderoli nega l'evidenza perché ha capito bene che il progetto è sulla via del fallimento e cerca di fare in modo che non lo capiscano anche i cittadini. Forse la tassa di soggiorno e la nuova Imu che raddoppierà il costo dell'Ici per imprese, artigiani, commercianti e cittadini con seconde case è una parte del decreto che Calderoli ignora? Non credo proprio. Credo invece che, come il governo di cui fa parte, mente sapendo di mentire».
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